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Austria: 12 punti

09. settembre 2024

L’IMD World Competitiveness Yearbook 2024 evidenzia i punti di forza dell’Austria in competizione con altre 66 nazioni. La classifica si basa su 256 criteri: 164 fatti concreti e 92 risultati di sondaggi

Attraente per gli investitori

La posizione geografica dell’Austria la rende di per sé una sede ideale per un’azienda: al centro dell’Europa, come ponte tra Est e Ovest e porta d’accesso a 760 milioni di potenziali clienti. Il Paese offre un accesso ottimale ai mercati dell’Europa orientale e sudorientale. Più di 380 sedi aziendali per l’Europa Centro-Orientale si sono già insediate in Austria. 

Le aziende e i loro dipendenti beneficiano della sicurezza politica, personale, economica e legale dell’Austria. La produttività della forza lavoro è del 10% superiore alla media dell’UE; i dipendenti austriaci sono al terzo posto nel mondo per quanto riguarda la motivazione. Mentre in Europa si registra una media di 21,5 giorni di sciopero ogni 1.000 dipendenti, in Austria si registrano solo due giorni di sciopero. 

L’Austria ha una forza lavoro molto qualificata. Gli istituti superiori a indirizzo tecnico e commerciale abbinano scuola e mondo economico e consentono un apprendimento orientato alla pratica. Nelle università di scienze applicate, nelle 22 università pubbliche e nelle 12 private, gli studenti sono preparati a soddisfare le esigenze delle aziende, anche nei campi più nuovi come l’intelligenza artificiale, i sistemi autonomi, la bioinformatica, la sicurezza informatica, la scienza dei dati e l’elettronica di potenza. A ciò si aggiungano i centri di ricerca austriaci che godono di fama internazionale. 

Nell’ultimo IMD World Competitiveness Yearbook l’Austria è rispettivamente al secondo e terzo posto nelle categorie “Apprenticeship” ed “Employee training”, al quinto nella categoria “Attracting and retaining talents” e al settimo nella categoria “Labor productivity”. 

Le attività di ricerca e sviluppo sono promosse attivamente attraverso vari programmi: Le aziende possono richiedere un finanziamento diretto per i loro progetti di ricerca attraverso l’apposito programma dell’agenzia austriaca per la promozione della ricerca (Forschungsförderungsgesellschaft, FFG). Inoltre è possibile richiedere un’agevolazione fiscale per la ricerca del 14% per la parte dei costi non coperta da finanziamento diretto. Un ulteriore incentivo per aziende e istituti di ricerca stranieri è costituito dallo sgravio fiscale per chi si trasferisce in Austria: una franchigia del 30%, limitata a cinque anni, che si applica a tutti i redditi derivanti da attività scientifiche.  

L’intensità di ricerca dell’Austria è aumentata del 71% tra il 2000 e il 2020, mentre la media UE è stata solo del 23%. La quota di PIL investita dall’Austria in ricerca e sviluppo è stata del 3,22% nel 2023, con il 51,5% del totale degli investimenti in R&S proveniente da aziende straniere. 

Il sistema fiscale è favorevole alle imprese. L’imposta sulle imprese è stata ridotta al 23% dal 1° gennaio 2024 e non si applicano imposte sulle attività produttive, patrimoniali, sulle successioni e sulle donazioni. 

Queste sono solo alcune delle risposte alla domanda: perché investire in Austria?

Modalità di costituzione semplici per le start-up  

Dal 2012 sono state costituite in Austria circa 3.400 start-up. Secondo l’EY Start-up Barometer, nel 2023 le start-up in Austria hanno ricevuto investimenti per un totale di 695 milioni di euro; circa 30.000 persone sono impiegate in start-up.   

È stata creata una nuova entità giuridica per facilitare la costituzione di nuove società. Dall’inizio del 2024 esiste la Flexible Kapitalgesellschaft (FlexKapG o FlexCo), una forma mista tra Srl e SpA. Il versamento minimo di capitale è di soli 10.000 euro, di cui solo la metà dev’essere versata in contanti. Una volta costituita la società, l’importo versato a titolo di capitale sociale può essere utilizzato per scopi aziendali. FlexCo si adopera per consentire ai dipendenti di partecipare al successo dell’azienda attraverso quote del valore d’impresa, che si affiancano alle tradizionali quote di azionisti. Si tratta di un fattore importante per legare all’azienda i lavoratori qualificati di cui si è alla ricerca. Le quote del valore d’impresa, del valore nominale minimo di un centesimo, partecipano agli utili di bilancio o ai proventi dell’eventuale liquidazione in proporzione alla quota detenuta. Non vi è alcun obbligo di effettuare versamenti aggiuntivi né si risponde in caso di inadempienza. 

Le aziende straniere interessate a istituire una filiale in Austria possono ottenere una consulenza gratuita dall’Austrian Business Agency (ABA), ad esempio sulla forma giuridica corretta per la nuova società. L’ABA aiuta a risolvere problemi pratici o legali, fornendo know-how in materia di localizzazione e networking.

Percentuale di donne nei consigli di sorveglianza 

In Austria le donne sono ancora sottorappresentate nei consigli di amministrazione e di sorveglianza rispetto alla percentuale che rappresentano sul totale della popolazione. Ma la situazione è destinata a cambiare. I primi successi sono già visibili, come si evince dal Frauen Management Report [rapporto sul management femminile] 2024. 

La legge austriaca sulla parità di genere nei consigli di sorveglianza (GFMA-G) prevede che dall’inizio del 2018 i consigli di sorveglianza delle società quotate in borsa e di quelle con più di 1.000 dipendenti devono essere composti, in determinate situazioni, per almeno il 30% da donne e il 30% da uomini. Se la quota non viene raggiunta nel Consiglio di sorveglianza, la relativa nomina non è valida. La carica rimane vacante.

Dall’introduzione della quota, la percentuale di donne nei consigli di sorveglianza delle società cui si applica la citata legge è aumentata dal 22,4% del gennaio 2018 al 36,5% del gennaio 2024. Nello stesso periodo, la percentuale di donne nelle società quotate non assoggettate alla regola della quota è cresciuta a un ritmo molto più lento, raggiungendo il 20,3%.

Qualità della vita: attraente per lavoratori qualificati 

In quanto nazione culturale stabile, sicura e prospera, immersa in un paesaggio straordinario, l’Austria offre ai suoi abitanti un’eccellente qualità della vita con un alto valore ricreativo. Allo stesso tempo, il costo della vita è relativamente conveniente, cosicché anche i cittadini comuni possono usufruire delle molteplici opportunità. Questi vantaggi rendono più facile ai lavoratori qualificati stranieri decidere di lasciare il proprio Paese per un nuovo lavoro.

Con Vienna, l’Austria vanta la seconda più grande metropoli di lingua tedesca, e la città continua a crescere a ritmo sostenuto. Circa la metà di tutte le nuove imprese costituite in Austria ha sede a Vienna. La rivista britannica “Economist” ha eletto Vienna città più vivibile del mondo per la terza volta consecutiva. I punteggi più alti sono stati raggiunti nelle categorie stabilità, sanità, istruzione e infrastrutture. Nell’ultimo IMD World Competitiveness Yearbook, l’Austria nel complesso ha ottenuto il secondo e il terzo posto rispettivamente nelle categorie “Quality of life” e “Medical assistance”. 

L’eccellente qualità riconosciuta a livello mondiale degli istituti di ricerca austriaci e la loro stretta collaborazione e capacità di fare rete con università e aziende sono particolarmente attraenti per i ricercatori.

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