Ai contenuti
© Bosch/Höfinger
  • Success Story

Bosch – i professionisti qualificati hanno una formazione eccellente e soprattutto sono disponibili

13. aprile 2022

Robert Bosch AG punta sempre di più sull’Austria come centro ingegneristico avanzato, da ultimo nei settori dei sistemi radar per automobili, dell’intelligenza artificiale e dell’elettrolisi per l’idrogeno green.

 

 

L’Austria convince grazie all’elevata qualità del suo sistema di istruzione, che abbraccia diversi indirizzi: istituti tecnici superiori, istituti tecnici e università. Queste persone possiedono una formazione eccellente e soprattutto sono disponibili

Helmut Weinwurm Presidente del CdA di Robert Bosch AG e rappresentante del Gruppo Bosch in Austria
© Bosch/Höfinger
© Bosch/Höfinger

Intervista a Helmut Weinwurm, Presidente del CdA di Robert Bosch AG e rappresentante del Gruppo Bosch in Austria:

Bosch è presente in Austria dal 1899. Quale ruolo svolge l’Austria rispetto all’intero Gruppo?

All’interno del Gruppo Bosch, l’Austria si è affermata come centro ingegneristico avanzato, che continua a realizzare nuovi progetti dal grande potenziale futuro. Per esempio, dall’estate 2021, nello stabilimento Bosch a Linz un team di esperti dell’alta frequenza è impegnato nello sviluppo dei cosiddetti “SoC” (Systems-on-Chip) per i sistemi radar delle automobili, ovvero chip in silicio altamente integrati, grandi solo pochi millimetri quadrati e utilizzati, per esempio, per il controllo in tempo reale degli attuatori sui veicoli moderni. Dall’inizio del 2022 un team Bosch sempre di Linz è coinvolto anche nello sviluppo di stack per l’elettrolisi all’interno del gruppo Bosch internazionale. Gli stack sono singole celle elettrolitiche, collegate tra loro per formare un’unità, sono il cuore della produzione dell’idrogeno green. Nella concorrenza interna al Gruppo, ci distinguiamo grazie ai vantaggi offerti dalla nostra sede, come il personale altamente qualificato e il considerevole sistema di incentivi dell’Austria.

Nel 2021 Bosch ha creato la nuova divisione “Cross-Domain Computing Solutions”, in breve XC. Nell’ambito della rete di sviluppo Bosch internazionale, anche a Vienna è presente un team XC. In Austria, Bosch collabora con note case automobilistiche all’ottimizzazione della complessità delle centraline e su progetti legati a tematiche quali la connessione in rete e l’intelligenza artificiale.

Riuscite a trovare sufficienti talenti in Austria per queste attività che richiedono un’alta qualificazione? Inoltre, come valuta l’Austria come sede di lavoro rispetto ad altri Paesi?

Ci troviamo nella fortunata condizione di poter ricoprire con successo tutte le posizioni vacanti per lavoratori qualificati. Uno dei motivi è la nostra buona reputazione come datore di lavoro e il continuo miglioramento di questa nostra capacità di attrazione. Tuttavia anche noi sentiamo che la domanda di specialisti in alcuni settori è aumentata, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di software, l’IT o l’elettronica di potenza. Pertanto compiamo grandi sforzi per essere considerati come un datore di lavoro attraente dal gruppo target. Accanto a collaborazioni con università e centri di ricerca di rilievo, puntiamo su un ambiente di lavoro accogliente e stimolante per i collaboratori. Valorizziamo in modo particolare la varietà di nazionalità, età e sesso dei nostri collaboratori. Promuoviamo percorsi di carriera internazionali. Le numerose offerte di attività sportive e in ambito sanitario nelle nostre sedi contribuiscono a creare un forte spirito di squadra.

L’Austria convince grazie all’elevata qualità del suo sistema di istruzione, che abbraccia diversi indirizzi: istituti tecnici superiori, istituti tecnici e università. Queste persone possiedono una formazione eccellente e soprattutto sono disponibili. Ma nel settore dell’istruzione occorrerebbe fare ancora di più: dall’inizio della pandemia abbiamo visto quanto siano diventati importanti il lavoro e la didattica a distanza e quindi la digitalizzazione. In questo settore si deve investire di più. Non trascurabile è anche la necessità di una buona qualità della vita, per poter attirare talenti internazionali per tre – cinque anni. L’Austria offre anche questo. Sotto il profilo dei costi, siamo una sede “Mid-Cost”.

Secondo Lei, in Austria, la collaborazione tra comunità scientifica e mondo economico può essere considerata particolarmente positiva, anche rispetto ad altri Paesi?

In Austria Bosch collabora soprattutto con Università tecniche e istituti superiori di qualificazione professionale, per esempio con il Politecnico di Vienna, il Politecnico di Graz, l’Università di Linz o il Josef Ressel Zentrum presso l’istituto superiore di qualificazione professionale di Salisburgo. Sperimentiamo costantemente il carattere altamente professionale di questa collaborazione, che si distingue per il suo concreto pragmatismo e l’incessante impegno per trovare una soluzione efficace per tutti i soggetti coinvolti. Anche la cultura della comunicazione è molto positiva, secondo noi: si discute molto con gli altri, la pratica di un coordinamento a monte è ben radicata.

Quali altre condizioni generali in Austria sono determinanti per il successo di Robert Bosch AG in questa sede?

È importante che l’Austria continui a rimanere competitiva nel panorama internazionale. Al momento l’inflazione cresce, con conseguenti forti aumenti dei costi salariali. I prezzi dell’energia hanno subito un’impennata. In Austria, Bosch è presente anche con alcuni stabilimenti produttivi. Gli effetti che ho indicato poc’anzi pesano sui costi di produzione complessivi. Noi, la politica e l’economia dobbiamo unire le forze per riuscire a preservare la capacità di attrazione del Paese e consentirne la crescita anche in futuro.

Secondo Lei, come è cambiata l’Austria come sede di nuove imprese nel corso degli anni/decenni? Che cosa è migliorato, che cosa invece era meglio in passato?

Tra i fattori positivi da menzionare ci sono sicuramente l’istruzione di qualità, la stabilità macroeconomica, la certezza del diritto e l’infrastruttura generale. Inoltre, nel settore ingegneristico, la varietà di genere, nazionalità, età e formazione è aumentata enormemente. Oggi lavoriamo in team decisamente variegati.

Ci sono stati eventi particolarmente importanti, significativi, punti di svolta o esperienze personali nella storia dell’azienda in Austria che Le sono rimasti particolarmente impressi nella memoria?

Eventi assolutamente inaspettati e improvvisi sono stati la pandemia da Covid-19 e lo scoppio della guerra in Ucraina. Noi di Bosch abbiamo superato bene la crisi da Covid-19, nonostante le sue numerose sfide. La guerra in Ucraina è stato un evento sconvolgente anche per me personalmente, poiché nell’ambito della mia attività professionale ho stretto numerose amicizie in Ucraina e in Russia. Fin dal primo giorno, per me e per tutti noi di Bosch è stato importante fornire aiuti umanitari rapidi e consistenti.  

Fortunatamente, ci sono diversi punti di svolta da menzionare per quanto riguarda Bosch in Austria. Siamo riusciti – e continuiamo a farlo – ad attrarre in Austria ulteriori progetti ingegneristici all’interno del Gruppo Bosch. La sede di Vienna, per esempio, è considerata un centro di competenze affermato per le soluzioni software e hardware per tutti i tipi di sistemi di trazione delle autovetture – compresi quelli elettrici, ibridi e a celle a combustibile – e per soluzioni Internet-of-Things nel settore della mobilità connessa, cui si è aggiunto lo sviluppo di soluzioni nel settore delle nuove architetture elettroniche di bordo. Nel Bosch Engineering Center di Linz, in cui in origine venivano sviluppati sistemi common rail per veicoli commerciali, oggi si lavora anche a valvole di iniezione per grandi motori a gas, valvole per serbatoi di idrogeno e servizi di analisi di dati supportati dall’intelligenza artificiale per lo sviluppo dei prodotti, nonché ai cosiddetti “SoC” (Systems-on-Chip), in grado di controllare, per esempio, gli attuatori in tempo reale. Nello stabilimento Bosch di Hallein vengono sviluppati sistemi per il post-trattamento dei gas di scarico sui veicoli commerciali (Denoxtronic), nonché sistemi di iniezione per grandi motori, come per esempio quelli delle navi da trasporto e delle locomotive. Oggi vengono sviluppati anche sistemi di iniezione con combustibili alternativi.

Quali sono i prossimi passi che ha in programma Bosch in Austria? Può già svelarci qualcosa a riguardo?

Bosch investe in tutto il mondo nello sviluppo delle tecnologie del futuro e noi siamo orgogliosi di contribuire in modo significativo alla realizzazione di nuove e innovative soluzioni Bosch anche in Austria. Oltre ad innovazioni per le trazioni dei veicoli elettrificati e ad avveniristiche soluzioni per i veicoli connessi e per la guida autonoma, in Austria ci occupiamo anche delle tematiche legate all’idrogeno. Gli ingegneri Bosch in Austria, quindi, non lavorano solo alla trazione tramite celle a combustibile, ma anche al sistema di compressione per stazioni di rifornimento di idrogeno e alla valvola per serbatoi di idrogeno per il rifornimento e il prelievo dello stesso. Inoltre, dall’inizio di quest’anno (2022), anche un team Bosch di Linz partecipa allo sviluppo dello stack per l’elettrolisi all’interno della rete Bosch internazionale. Gli stack sono singole celle elettrolitiche, collegate tra loro per formare un’unità, sono il cuore della produzione dell’idrogeno green.

Cosa vorrebbe chiedere all’Austria o ad ABA?

L’Austria offre ottime basi per avviare e sviluppare un’attività economica. Sarebbe auspicabile un adattamento ancora più rapido alle condizioni generali in continuo cambiamento – in altre parole: un’accelerazione delle procedure burocratiche – e la creazione di condizioni di maggiore apertura alle nuove tecnologie, per consentire alle soluzioni migliori di affermarsi. Per poter affrontare tempestivamente le sfide del futuro è necessaria una politica di incentivi con fondi sufficienti.

Ci auguriamo che ABA continui a fornirci il supporto professionale e l’eccellente collaborazione a cui ci ha abituato.

In che modo vi ha sostenuto ABA?

ABA è per noi da anni un partner affidabile quando si tratta di sostenerci in progetti strategici, con le sue competenze estese, la sua ampia rete di conoscenze e il suo know how approfondito.

Per concludere, ancora una domanda: personalmente, che cosa apprezza maggiormente dell’Austria?

L’Austria è un Paese meraviglioso che ha molto da offrire in termini culturali, sportivi e culinari. La gente è cordiale, anche la mia famiglia vive qui. Molti scelgono l’Austria per una vacanza: io ho la fortuna di lavorare e vivere qui.

Robert Bosch AG

La Robert Bosch AG di Vienna è stata fondata nel 1983. Nel 1990 l’azienda ha rilevato la Voest-Alpine Automotive GmbH e i rispettivi reparti di sviluppo a Vienna, Linz e Hallein. Nel corso dei decenni, in Austria, Bosch ha potenziato in modo sistematico e con successo le sue divisioni di ingegneria – soprattutto grazie alla disponibilità di personale tecnico altamente qualificato. Bosch è oggi presente in Austria con tutti e quattro i rami dell’azienda: Mobility Solutions, Industrial Technology, Consumer Goods ed Energy and Building Technology, con circa 3.000 collaboratori, 1.000 dei quali nel settore Ricerca e Sviluppo. Nelle sedi di Vienna, Linz e Hallein Bosch gestisce centri di competenza internazionali per lo sviluppo di tecnologie di mobilità, che nei rispettivi settori dettano il ritmo dell’innovazione all’interno del Gruppo Bosch a livello globale. A Vienna si sviluppano soluzioni hardware e software per tutti i tipi di sistemi di trazione delle autovetture, compresi quelli elettrici, ibridi e a celle a combustibile, nonché nel campo della mobilità connessa. Inoltre, nel team “Cross-Domain Computing Solutions” si lavora a nuove architetture elettroniche a bordo dei veicoli. A Linz Bosch sviluppa sistemi common rail per veicoli commerciali, nonché valvole di iniezione per grandi motori a gas. Inoltre, i servizi di analisi dei dati per lo sviluppo dei prodotti sono realizzati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Vengono anche portati avanti progetti relativi alle tecnologie all’idrogeno, come pure i cosiddetti “SoC” (Systems-on-Chip), in grado di controllare, per esempio, gli attuatori in tempo reale. Nella sede di Hallein vengono sviluppati sistemi per il post-trattamento dei gas di scarico sui veicoli commerciali (Denoxtronic), nonché sistemi di iniezione per grandi motori, come per esempio quelli delle navi da trasporto e delle locomotive. Attualmente si lavora anche sui sistemi di iniezione con combustibili alternativi.

più storie di successo

Al menu principale